Rischio di incendio in una cabina di verniciatura e prevenzione

Le cabine di verniciatura sono essenziali in molte industrie: dall’automobilistica alla produzione di mobili; dai manufatti industriali ai mezzi di grandi dimensioni come aerei, treni e navi. Forniscono un ambiente controllato per la verniciatura e la finitura degli oggetti, ma possono rappresentare un rischio di incendio a causa dell’uso di materiali infiammabili e della presenza potenziale di fonti di accensione. In questo articolo, discuteremo dei rischi di incendio che possono verificarsi in una cabina di verniciatura e forniremo un elenco di suggerimenti e misure precauzionali che garantiscono un ambiente di lavoro sicuro.

L’utilizzo di materiali altamente infiammabili, quali vernici, solventi e agenti di pulizia, all’interno di una cabina di verniciatura costituisce un serio pericolo di incendio. Qualora questi materiali entrino in contatto con una fonte di accensione, come ad esempio una scintilla o una temperatura elevata, possono facilmente prendere fuoco, provocando danni notevoli. Inoltre, l’accumulo di “over spray” all’interno della cabina può generare una miscela combustibile altamente pericolosa, che aumenta esponenzialmente il rischio di incendio.

Suggerimenti per la prevenzione degli incendi

Adeguata ventilazione e filtrazione

Una corretta ventilazione e filtrazione sono fondamentali per ridurre il rischio di incendio in una cabina di verniciatura. I sistemi di ventilazione dovrebbero essere progettati per aspirare l’aria dall’esterno e filtrarla per rimuovere le impurità e fornire un’aria pulita per il processo di verniciatura. I sistemi di filtrazione dovrebbero anche essere regolarmente mantenuti per assicurarsi che funzionino correttamente.

Le cabine di verniciatura devono essere progettate in modo da impedire la fuoriuscita di aria contenente vapori, nebulizzazioni o polveri di rivestimento per evitare la formazione di un’atmosfera con concentrazioni pericolose di materiale nell’officina. ll carico d’incendio all’interno della cabina di verniciatura deve essere ridotto al minimo mediante la progettazione e la costruzione, la manutenzione e i procedimenti operativi.

Le cabine di verniciatura devono essere dotate di ventilazione forzata per limitare la concentrazione di sostanze infiammabili al di sotto della percentuale specificata di LEL. LEL è l’acronimo di “Lower Explosive Limit” (Limite Inferiore di Esplosività, in italiano). Questo termine si riferisce alla concentrazione minima di un gas infiammabile nell’aria, al di sotto della quale la miscela gas/aria è troppo “povera” per essere infiammabile. Oltre questa concentrazione minima, detta LEL, la miscela diventa sempre più ricca di gas infiammabile. La concentrazione di sostanze infiammabili deve essere limitata al:

  • 50 % del LEL per le cabine di verniciatura automatiche;
  • 25 % del LEL per le cabine di verniciatura manuali.
    Tutte le cabine di verniciatura senza sistema di rilevazione di incendio a bordo macchina dovrebbero essere anche dotate di estintori di incendio manuali posti nelle vicinanze delle uscite di emergenza.

Utilizzo di attrezzature senza scintille

Tutte le attrezzature e gli strumenti utilizzati all’interno della cabina di verniciatura devono essere idonei per essere utilizzati in ambienti infiammabili in zona 2, secondo la classificazione ATEX.
L’isolamento dell’equipaggiamento elettrico deve essere resistente ai solventi e agli altri fluidi
e deve essere conforme alla EN 60204-1:2006. Tutte le parti conduttive devono essere collegate a terra con potenziale equivalente per prevenire l’accumulo di elettricità statica.

Conservazione adeguata dei materiali Infiammabili

I materiali infiammabili, come vernici, solventi e agenti di pulizia, dovrebbero essere conservati in contenitori e armadi approvati progettati per liquidi infiammabili. Questi contenitori dovrebbero essere correttamente etichettati e conservati lontano dalle fonti di accensione. I contenitori e gli armadi dovrebbero essere mantenuti chiusi e bloccati quando non sono in uso e controllati regolarmente per eventuali danni o perdite. I materiali infiammabili non dovrebbero essere conservati in grandi quantità in aree non designate. Inoltre, è importante che i dipendenti siano a conoscenza dei rischi associati alla conservazione dei materiali infiammabili e che siano formati sulla segnalazione di eventuali anomalie o incidenti.

Pulizia regolare

La pulizia regolare della cabina di verniciatura è un’attività fondamentale per la prevenzione degli incendi e la sicurezza del personale. Una cabina sporca o trascurata può accumulare vernice in eccesso, detriti e altre sostanze infiammabili che possono diventare una fonte di combustione se esposte a una scintilla o a una temperatura elevata. Ciò include la pulizia dei filtri, dei sistemi di ventilazione e delle pareti della cabina.

Formazione

La formazione sui protocolli di sicurezza e prevenzione degli incendi è di estrema importanza per garantire la sicurezza di tutti i dipendenti che lavorano nella cabina di verniciatura o nelle vicinanze. La formazione degli operatori e dipendenti in genere dovrebbe includere quindi le procedure di sicurezza, le precauzioni per evitare le fonti di accensione, l’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI), la corretta gestione dei materiali infiammabili, come vernici, solventi e agenti di pulizia, e la risposta alle situazioni di emergenza. Questo include l’evacuazione sicura della zona e l’uso dei sistemi di estinzione degli incendi, come gli estintori portatili. Gli operatori dovrebbero essere in grado di riconoscere i segni di un potenziale incendio, come un odore di gas o fumo, e sapere come agire prontamente per prevenire la diffusione del fuoco.

Politica del No Fumo

La politica del no fumo è una misura essenziale per prevenire gli incendi nella cabina di verniciatura e nelle sue vicinanze. È importante implementare una rigorosa politica del no fumo vietando l’uso di accendini, fiammiferi e qualsiasi altra attività che potrebbe creare scintille o fiamme. Questa prassi dovrebbe essere comunicata a tutti i dipendenti e visitatori, e i segnali di divieto di fumo dovrebbero essere posti in luoghi visibili in tutta l’area.
Inoltre, è essenziale educare i dipendenti sulle conseguenze dell’ignorare la politica del no fumo e sensibilizzarli sulla gravità del rischio di incendio nella cabina di verniciatura. In caso di violazione della politica del no fumo, dovrebbero essere previste sanzioni disciplinari appropriate.

Conclusioni

La prevenzione degli incendi in una cabina di verniciatura è essenziale per garantire un ambiente di lavoro sicuro. Seguendo i consigli descritti in questo articolo, tra cui l’adeguata ventilazione e filtrazione, l’uso di attrezzature senza scintille, la corretta conservazione dei materiali infiammabili, la pulizia regolare, la formazione dei dipendenti e le politiche del no fumo, è possibile ridurre il rischio di incendi nella cabina di verniciatura e garantire la sicurezza dei dipendenti e dell’ambiente circostante.

Eliminare polvere, sporco e detriti nella cabina di verniciatura

Tenere sotto controllo, ridurre o proprio eliminare polvere, sporco e detriti nella cabina di verniciatura è l’idea fissa di chiunque operi nel settore della verniciatura. I contaminanti possono infatti rovinare anche il lavoro meglio eseguito, e ovviamente tra i contaminanti che possono generare difetti di verniciatura ci sono anche polvere e sporco. Anzi, secondo alcune analisi si stima che fino all’80% della sporcizia presente in una cabina di verniciatura venga portata dall’esterno, e prevenire questa contaminazione può anche prevenire il mal di testa di dover ritoccare i lavori già conclusi.

Consigli per prevenire la polvere e la sporcizia nella cabina di verniciatura

Vediamo allora alcuni pratici consigli per prevenire la polvere e lo sporco nella cabina di verniciatura, ottenere risultati impeccabili e ottimizzare tempi e risorse.

Sporcizia dall’esterno

Come detto molta della sporcizia presente in un ambiente in cui si applica la vernice arriva dall’esterno: scarpe e pneumatici ma anche residui organici come capelli o pelle secca o ancora il funzionamento di parti meccaniche o attrezzatura. E spesso questo tipo di sporco non è visibile all’occhio umano.
La soluzione può essere l’uso di tappeti per il controllo della contaminazione insieme ad altri prodotti come copriscarpe e altri DPI appropriati, oltre a prodotti specifici per intrappolare il particolato trasportato dall’aria, come reti appiccicose, trappole per lo sporco, pellicole e rivestimenti per cabine e coperture per ventole interne ed esterne.

Fibre tessili

Purtroppo i DPI possono perdere delle fibre tessili, come del resto gli indumenti e l’abbigliamento da lavoro, così come i panni utilizzati per la pulizia. La soluzione sono i prodotti tecnici in tessuto non tessuto, a bassa o nulla lanugine.

Residui di lavorazione

In una cabina di verniciatura possono entrare moltissimi residui di lavorazione di ogni tipo e genere. Per questo problema l’unica soluzione è l’uso di filtri di alta qualità e con efficienza nominale superiore al 90%. Per saperne di più è necessario rivolgersi al produttore della cabina di verniciatura e/o al suo fornitore ufficiale di filtri per cabine di verniciatura.

Residui di lavorazione all’interno del veicolo

Il tema è sempre quello dei residui di lavorazione, ma in questo caso ancora più specifico: polveri di carteggiatura o levigatura potrebbero nascondersi e annidarsi all’interno di parti dei veicoli come portiere, cofano, bagagliaio o vano motore, e contaminare l’aria in un secondo momento. Oltre a utilizzare gli abrasivi di miglior qualità dal punto di vista del controllo dei residui di lavorazione può essere utile dotarsi di strumenti di aspirazione localizzata.

Accumulo nel tempo

Per quanto si possa prestare attenzione ai punti precedenti è inevitabile che in una cabina di verniciatura ci sia un po’ di accumulo nel tempo di polvere, sporco e detriti, anche impercettibili e non visibili all’occhio umano. Per questo è fondamentale fare una regolare pulizia approfondita dello spazio di lavoro nonché delle aree circostanti e di qualunque macchinario o attrezzatura aggiuntiva. Un po’ di impegno in più che però riduce molti problemi dopo.

Non tener conto dei sistemi di aspirazione

I diversi sistemi di aspirazione, o la loro peculiare configurazione, possono implicare di dover seguire un determinato processo di lavoro per evitare l’overspray o altri difetti di verniciatura. Quindi è sempre bene leggere, conoscere e ricordare le indicazioni del produttore della cabina.

Filtri che non funzionano più efficientemente

I filtri di una cabina di verniciatura hanno specifiche molto stringenti rispetto alla loro capacità di filtraggio nel tempo. Allungarne l’uso, non sostituendoli quando richiesto, ne riduce l’efficienza filtrante con la conseguenza di contaminare lo spazio di lavoro e provocare difetti di verniciatura.

Cabina di verniciatura aperta: Pro e Contro

La cabina di verniciatura aperta è uno strumento molto comune per la verniciatura e la finitura tanto nell’industria quanto nelle piccole e medie imprese. La sua versatilità d’installazione, la flessibilità d’utilizzo e il costo più economico rispetto ad altri impianti di verniciatura rendono spesso gli open spray booths la prima soluzione a cui si pensa quando si necessita di un nuovo impianto di verniciatura. Tuttavia, come qualsiasi attrezzatura, le cabine di verniciatura aperte hanno i loro vantaggi e svantaggi. In questo articolo esploreremo i pro e i contro dell’utilizzo di una cabina di verniciatura aperta.

Cabina di verniciatura aperta: aspettative di finitura diverse

Prima di passare all’analisi dei pro e contro delle cabine di verniciatura aperte come la nostra Open Booth è necessario specificare che questo tipo di impianti non può assicurare la stessa qualità di finitura ottenibile con una cabina di verniciatura chiusa, dove il circuito dell’aria è costantemente filtrato.

Pro

Cabina di verniciatura aperta: Pro e Contro

Economiche: le cabine di verniciatura con apertura frontale non necessitano di scavi e quindi consentono di risparmiare sui costi di installazione, uno degli aspetti di cui tener conto quando si valuta l’acquisto di una nuova cabina di verniciatura. Se equipaggiate con inverter, si potrà inoltre risparmiare sensibilmente sui consumi e aumentare la capacità estrattiva in base all’intasamento dei filtri.

Versatilità: dato il loro design aperto frontalmente gli open spray booth consentono grande versatilità d’utilizzo nell’alternare diversi prodotti da verniciare o tipologie di lavorazione. Per esempio evitando di bloccare l’impianto di verniciatura principale per le fasi di applicazione dei primer o la laccatura dei pezzi.

Ingombri ridotti: quando si deve fare i conti con il poco spazio a disposizione in un reparto di verniciatura, spesso la soluzione è una cabina di verniciatura aperta che necessita di meno spazio prezioso per installazione e flussi di lavorazione.

Flessibilità: il design aperto semplifica non solo la sostituzione della parete filtrante (che richiede solo pochi minuti) ma anche la movimentazione dei pezzi da trattare all’interno del reparto.

Contro

Cabina di verniciatura aperta: Pro e Contro

Rischi di contaminazione: trattandosi di un impianto aperto, potrebbero esserci maggiori rischi di contaminazione, particolarmente in alcuni settori industriali come, per esempio, la lavorazione del legno. Per questo è fondamentale in fase di progettazione valutare con estrema precisione tanto la capacità degli impianti di ventilazione e filtrazione dell’aria quanto la posizione delle altre postazioni di lavoro all’interno del sito produttivo.

Controllo della temperatura: tener conto del clima del luogo in cui si trova il sito industriale, e delle possibili variazioni di temperatura ambientale, è essenziale nella progettazione di qualsiasi impianto di verniciatura. A maggior ragione per gli open spray booth in cui non è possibile l’isolamento termico.

Conclusioni

In generale ci sono molti aspetti da valutare nell’acquisto o sostituzione di una cabina di verniciatura, che vanno dal settore industriale (e quindi dalla qualità di finitura richiesta) ai volumi di lavorazione, dagli spazi a disposizione (e i relativi costi iniziali dell’impianto) a quelli generali del sito industriale.
Per questo motivo è consigliabile affidarsi sempre a produttori in grado di assicurare consulenza progettuale e soluzioni su misura per le specifiche esigenze.

Per ogni dubbio o domanda sulle cabine di verniciatura aperte non esitare a contattarci.

Nuova cabina di verniciatura: tutti gli aspetti da considerare

Comprare una nuova cabina di verniciatura è qualcosa che si fa poche volte nel ciclo di vita di un’attività imprenditoriale. Un impianto di verniciatura è infatti un investimento importante, e le uniche preoccupazioni non possono essere il prezzo, i tempi di fornitura o la conformità alle leggi locali per questo tipo di impianti.

Certo anche questi sono aspetti importanti nella valutazione finale di una nuova cabina di verniciatura. Ma spesso, presi dalla fretta, gli imprenditori dimenticano di farsi domande essenziali per massimizzare il proprio investimento.

Comprare una nuova cabina di verniciatura: tutti gli aspetti da considerare

Il primo aspetto da considerare, quando si valuta l’acquisto di una cabina di verniciatura, è l’affidabilità del produttore. Rivolgersi ad aziende leader come USI Italia significa trovarsi davanti professionisti specializzati in grado di prevedere ogni aspetto da ora alla fine del ciclo vitale dell’impianto, comprese le possibilità di espandere o modificare nel tempo la configurazione della propria carrozzeria.

Le cabine non sono infatti tutte uguali, e soprattutto non tutte le cabine vanno bene per qualunque officina. Ecco perché ci sono molti aspetti da tenere in considerazione prima di procedere all’ordine.

Flusso del reparto di verniciatura

Tra un’officina ad alta produzione che lavora ogni giorno più di 4 veicoli e una con ritmi meno serrati cambiano sensibilmente le esigenze. Per esempio, quelle sui tempi “morti” per l’essiccazione o il posizionamento dei veicoli.

Un’officina con alti volumi di lavorazione potrebbe optare per una cabina con sistema di riscaldamento intelligente dell’aria spinto che velocizza il processo di polimerizzazione della vernice.

Nuova cabina di verniciatura: tutti gli aspetti da considerare

Anche il sistema di filtrazione dell’aria adeguato e con materiale marchiato e certificato del produttore può incidere sulla velocità e qualità dell’aria e determinare indirettamente la fluidità o meno dei processi di verniciatura. Inoltre, una cabina con flusso dell’aria verticale TOP-DOWN garantisce un ambiente più pulito, minori rischi di difetti di verniciatura, minori tempi morti per la pulizia dell’impianto e in generale ritmi di lavorazione più serrati.

Spazio di lavoro in carrozzeria

Se lo spazio di lavoro, o meglio la struttura della carrozzeria e l’organizzazione del personale lo consentono, anche la soluzione di traslazione dei veicoli in logica pull può risultare ideale per ottimizzare i tempi di lavorazione e massimizzare i profitti. In una cabina di verniciatura con design drive-through laterale, infatti, le auto da lavorare seguono un flusso continuo e fluido, senza perdite di tempo dovute a spostamenti di molti mezzi in uno spazio ristretto.

Nuova cabina di verniciatura: tutti gli aspetti da considerare

Posizionamento della nuova cabina

Quando si ragiona sul posizionamento della cabina all’interno della propria carrozzeria non bisogna prendere in considerazione solo le misure nude e crude. Quelle sono solo una parte del processo di progettazione. Degli specialisti come i progettisti di USI Italia sono in grado di considerare ogni aspetto relativo al posizionamento di una nuova cabina di verniciatura: dal sistema di aspirazione al flusso di lavoro, dai componenti aggiuntivi agli altri ambiti di lavoro, dalla sicurezza alla tutela ambientale, dai consumi al costo energetico sono molti gli aspetti da considerare quando ci si immagina il posizionamento di una nuova cabina di verniciatura.

Lavori extra su struttura, impianto elettrico, impianto del gas, impianto idraulico

Una nuova cabina di verniciatura potrebbe (condizionale d’obbligo) comportare anche lavori extra di ingegneria civile, su struttura, impianto elettrico, impianto del gas e impianto idraulico. Tagliare il calcestruzzo, per esempio, è un’attività molto costosa, così come mettere a norma o adeguare un vecchio impianto elettrico oppure predisporre ex novo l’allacciatura al gas. Tutti aspetti che possono incidere pesantemente sull’investimento economico e che spesso possono essere minimizzati con una progettazione intelligente.

Costo effettivo vs. costo iniziale

Quando si cerca di acquistare una nuova cabina per le proprie attività di finitura, in alcuni casi la cabina può essere la parte più economica del progetto. Non c’è mai solo il costo d’acquisto della cabina e della sua installazione. E se i costi di progettazione ed esecuzione dei lavori rimangono sostanzialmente simili anche a fronte di cabine di verniciatura con prezzi d’acquisto anche molto distanti tra loro, il calcolo da fare è quanto incide la cabina sul totale del progetto, e quanto ha senso risparmiare percentuali a una cifra per un impianto destinato a lavorare e durare almeno un decennio.

Separazione a secco o separazione a umido? Un confronto in termini di efficienza e risparmio energetico

Davanti all’impennata dei prezzi dell’energia tutte le aziende si stanno ponendo il problema di ridurre i costi aumentando efficienza e risparmio energetico dei propri processi produttivi. Carrozzerie e reparti di verniciatura non sono da meno, considerando che nella riparazione di un’automobile la verniciatura rappresenta la parte più energivora.

La verniciatura avviene abitualmente all’interno di un’apposita cabina e richiede una elevata filtrazione dell’aria, tanto per assicurare la salubrità dell’ambiente di lavoro agli operatori, quanto per evitare di disperdere contaminanti nell’ambiente e infine, ma non per questo meno importante, per evitare contaminazioni delle superfici da verniciare.

Tra le fasi di filtrazione dell’aria c’è quella di separazione dell’over spray, cioè di quella parte di vernice spruzzata che non si deposita sul supporto da verniciare. Tradizionalmente la separazione dell’over spray era effettuata “a umido”, e considerando il ciclo di vita di una cabina di verniciatura, ci sono in giro impianti di 25 o 30 anni fa che la utilizzano ancora. Nell’ultimo decennio si è invece affermato il sistema di separazione dell’over spray “a secco”, verso il quale si stanno orientando tutti quegli operatori che, a fronte dell’impennata dei costi energetici, stanno ragionando su come fare a contenere i consumi di energia e migliorare l’efficienza dei propri impianti.

Separazione a secco e separazione a umido: le differenze

I sistemi di abbattimento “a umido” sfruttano la cosiddetta bagnabilità del particolato, evitandone la diffusione sia negli spazi di lavoro che all’esterno. Questo avviene tramite un velo d’acqua alimentato da dei nebulizzatori e da dei filtri che separano il vapore acqueo dall’aria.

Nelle cabine con filtrazione a secco si trovano invece delle pareti aspiranti che, grazie a ventilatori aspiranti, forzano il passaggio dell’aria attraverso uno o più strati di filtrazione, captando particelle progressivamente più piccole fino alla re-immissione dell’aria depurata.

I sistemi di separazione a secco utilizzati dai nostri Open Booth

Il vantaggio indubbio del sistema di separazione ad acqua è la sua costanza nel tempo, mentre i sistemi di filtrazione a secco presentano il problema del decadimento della capacità filtrante dei filtri a causa del loro intasamento. Fermandosi solo a questo punto verrebbe da pensare che in termini di efficienza siano ancora i sistemi a umido a performare meglio. Tuttavia, così non è.

Secco vs umido: Un confronto in termini di efficienza e risparmio energetico

La filtrazione a secco è ormai diventata la più popolare in numerosi settori industriali per la sua flessibilità, i costi inferiori di acquisto e installazione, la facilità di utilizzo e manutenzione (non necessità di agenti antischiumogeni) e, non ultimo, una maggior efficienza energetica.

I moderni sistemi di filtrazione a secco, come quello della nostra cabina aperta Open Booth, riescono a riciclare infatti fino all’80% dell’aria filtrata, riducendo le necessità energetiche per il condizionamento e consentendo una riduzione del consumo di energia fino al 60% rispetto ai tradizionali sistemi di filtrazione a umido.

5 misure di sicurezza in una cabina di verniciatura da tenere sempre presenti

Per ridurre i rischi di incendio o di contaminazione dell’aria, nonché potenziali danni alle strutture, ci sono misure di sicurezza in una cabina di verniciatura da tenere sempre presenti. Si tratta di precauzioni, verifiche e controlli da adottare in ogni fase del ciclo di vita dell’impianto di verniciatura, dalla progettazione e realizzazione all’uso quotidiano.

1 Assicurare la qualità dell’aria

Qualunque sia la dimensione della cabina di verniciatura o il supporto da trattare, vernici e prodotti di finitura contengono sostanze chimiche potenzialmente dannose e pericolose per la salute degli operatori, oltre che per l’integrità delle attrezzature. Un impianto di verniciatura correttamente progettato e funzionante assicura la qualità dell’aria in diversi modi:

a. Crea uno spazio chiuso per il processo di finitura
b. Cattura l’overspray prima di espellere l’aria all’esterno della cabina
c. Mantiene bilanciata la pressione dell’aria all’interno della cabina
d. Riscalda l’aria nei termini corretti per il tipo di lavorazione ed il supporto da verniciare

L’uso di filtri adeguati raccomandati dal costruttore e sostituiti nei tempi corretti, la manutenzione dei condotti di areazione, l’uso dei sistemi di ventilazione durante le operazioni di verniciatura, così come dei dispositivi di protezione individuale, sono indispensabili al mantenimento di un’aria salubre durante tutto il processo di verniciatura.

Ridurre i rischi di incendio

Le alte temperature e il fatto che molti dei prodotti di finitura sono estremamente infiammabili impongono di prendere molto seriamente la riduzione dei rischi di incendio in un impianto di verniciatura. Ciò che può provocare un incendio in una cabina di verniciatura è il mix tra ossigeno, materiale infiammabile e una fonte di accensione: non potendo eliminare l’ossigeno dall’aria, e poiché i liquidi di finitura sono trasformati in particelle spray, la leva su cui agire è l’eliminazione della fonte di innesco.
Non solo, banalmente, qualunque tipo di fiamma, ma anche le scintille dovute a lavorazioni dei materiali come fori, saldature, smerigliature e ogni altra operazione che genera attrito o calore.
Ovviamente tutta l’officina e la cabina di verniciatura devono essere dotate di sistemi di rilevamento degli incendi nonché dei dispositivi di soppressione delle fiamme.

Seguire le norme e gli standard di sicurezza

Ogni Paese ha precise norme circa la sicurezza sui luoghi del lavoro. In Italia, per esempio, si fa riferimento al Testo Unico sulla sicurezza. Oltre a ciò, ci sono norme e standard di sicurezza specifici per ogni attività, e quella che definisce i pericoli più rilevanti in relazione alle cabine di verniciatura è la norma UNI EN 16985:2019. Chiunque lavori nell’impianto è tenuto a conoscerla e applicarla scrupolosamente, nonché a verificarne il rispetto relativamente alla manutenzione e alle verifiche dell’impianto.
È buona norma anche acquistare cabine di verniciatura solo da fornitori in grado di certificare la conformità a tutti i codici in materia di sicurezza, nonché farla installare da un professionista autorizzato dal produttore in modo da non inficiare la validità della garanzia.

Creare procedure di stoccaggio e miscelazione sicure

Solventi, vernici, finiture e altri liquidi infiammabili devono essere conservati e manipolati in modo sicuro. Il personale deve indossare i DPI (dispositivi di protezione Individuale) adeguati durante tutte le fasi operative: miscelazione, spostamento e applicazione delle finiture.

Oltre a conservare questi prodotti in una stanza di stoccaggio separata dal resto degli ambienti dell’officina è bene anche miscelare vernici, solventi e prodotti di finitura in uno spazio specifico dotato di ventilazione adeguata.

Eseguire una regolare manutenzione della cabina di verniciatura

Una regolare e scrupolosa manutenzione della cabina di verniciatura consente di prevenire o anticipare molti problemi, e creare un ambiente di lavoro sicuro. In particolare, si raccomanda di:

a. Sostituire i filtri dell’aria di aspirazione e di scarico secondo la frequenza raccomandata dal produttore.
b. Mantenere tutti i tubi flessibili (come quelli in cabina per l’aia compressa), le ventole e le altre attrezzature pulite e prive di residui e spruzzi.
c. Controllare periodicamente i condotti (con eventuali griglie di protezione anti-uccello), la tenuta delle guarnizioni e riparare eventuali perdite.
d. Completare tutte le operazioni di manutenzione straordinarie raccomandate dal produttore.

Temperatura e umidità ottimali durante il processo di verniciatura

È difficile parlare in assoluto di temperatura e umidità ottimali durante il processo di verniciatura, perché sono molti i fattori di cui tener conto. Se in generale la temperatura all’interno di una cabina di verniciatura si può considerare ottimale tra i +19°C e i +24°C, e l’umidità relativa quella compresa tra il 40% e il 60%, poi nella situazione pratica bisogna tener conto della tipologia delle vernici, degli eventuali catalizzatori, della superficie da trattare, della modalità con cui applicare il prodotto e non ultimo della stagione, o meglio del clima, durante il quale avviene il processo di verniciatura. 

La temperatura ideale in una cabina di verniciatura

La temperatura ideale in una cabina di verniciatura è un parametro da verificare con estrema attenzione prima di cominciare qualsiasi lavorazione. Una temperatura troppo bassa o troppo alta modificherebbe infatti tanto l’umidità dell’aria quanto le superfici da verniciare che il prodotto da impiegare, provocando sicuramente uno tra i diversi e più comuni difetti di verniciatura come la buccia d’arancia.

La cosa importante da sapere è che non solo la temperatura ambientale all’interno della cabina deve ricadere nel range consigliato per quel tipo di lavorazione, ma lo devono essere anche il supporto da verniciare, di qualunque materiale esso sia, nonché il prodotto da utilizzare.

Un’altra conseguenza inevitabile di una temperatura non ideale durante il processo di verniciatura è la modifica dei tempi di essiccazione, spesso con un aggravio dei costi energetici dell’impianto.

L’umidità ideale in una cabina di verniciatura

Anche l’umidità in una cabina di verniciatura può fare la differenza nel risultato finale di una lavorazione. Molto sinteticamente: con umidità troppo elevata si potrebbero formare delle piccole “sacche” di liquido che, dopo l’essiccazione, potrebbero dar luogo a “crateri” e altri difetti di verniciatura; al contrario una umidità troppo bassa potrebbe comportare una ridotta fluidità della vernice nebulizzata, e quindi una ridotta capacità coprente con aloni o macchie sulle superfici verniciate.

Il problema della misurazione dell’umidità in cabina di verniciatura è dato dal fatto che questa risente molto delle condizioni climatiche all’esterno dell’impianto di lavorazione.

In inverno, infatti, con le basse temperature, nell’aria c’è una minor quantità d’aria (nonostante la nostra percezione a pelle di “umidità”) mentre in estate, con le alte temperature, l’umidità dell’aria può variare anche sensibilmente da luogo a luogo. Un aspetto questo da tenere sempre in considerazione. Per questo sono fondamentali le Unità Trattamento Aria che servono per portare il valore di umidità dell’aria alla soglia ottimale di lavoro.

Temperatura e umidità di verniciatura in base a materiale e destinazione d’uso del supporto

Infine, ma non per ultimo, temperatura e umidità devono tener conto anche del materiale e della destinazione d’uso del supporto da trattare. Acciaio e alluminio, materie plastiche e composite, oppure legno richiedono livelli di umidità e temperatura ovviamente differenti tra loro proprio per la diversa risposta che questi materiali hanno rispetto alle variazioni di calore e presenza di acqua nell’aria. Allo stesso modo applicazioni particolari come quelle dell’aeronautica, della nautica o della Formula 1, in cui ogni grammo di vernice in più o meno può fare la differenza in termini di prestazioni o consumi, richiedono specifiche condizioni che riguardano anche l’aria all’interno della cabina di verniciatura. E così anche le vernici e le finiture sono sempre più specifiche e, anche in ottica di riduzione dei consumi e risparmio energetico, richiedono specifiche condizioni dell’aria all’interno delle cabine. 

Grazie all’EPS 2.0 di USI Italia, e a prodotti complementari come l’Unità Trattamento Aria e il Kit di umidificazione a raffreddamento evaporativo con gli impianti di verniciatura USI Italia è possibile impostare e controllare le condizioni di temperatura e umidità dell’aria in modo smart e in tempo reale con sensibili risparmi energetici.

Filtri di una cabina di verniciatura: quando cambiarli?

I filtri di una cabina di verniciatura svolgono compiti diversi ma complementari tra loro. Alcuni di essi, chiamati Filtri Aria Esterna o Prefiltri, servono ad eliminare le impurità grossolane presenti nell’aria e che potrebbero causare difetti di verniciatura

Ci sono poi i Filtri Espulsione che servono a pulire l’ambiente di lavoro dai residui di lavorazione e salvaguardare la salute e la sicurezza degli operatori. 

Infine, ci sono i Filtri a Carbone Attivo che hanno il compito di abbattere i composti organici volatili (COV) presenti nelle vernici e i solventi, che sono i principali responsabili della diffusione di odori all’esterno dei reparti di verniciatura. 

Qualunque sia il materiale utilizzato per questi filtri e il loro aspetto, i filtri di una cabina di verniciatura sono soggetti a deterioramento e usura; necessitano perciò di essere periodicamente controllati ed eventualmente sostituiti.

I tipi di filtro per cabine di verniciatura

Filtri Aria Esterna

I Filtri Aria Esterna sono una sorta di pre-filtro e costituiscono la prima barriera contro le particelle di maggiori dimensioni presenti nell’aria immessa nell’impianto di verniciatura. Di solito si tratta di telai filtranti a tasche in modo da aumentare la superficie di filtrazione e minimizzare le perdite di carico. 

Poiché rappresentano la prima barriera, sono il primo elemento da verificare quando si palesano problemi nella cabina di verniciatura come quantità eccessive di aria, o scarsità di aria o difetti di verniciatura.

Filtri Ingresso Aria

I Filtri Ingresso Aria servono ad abbattere anche le particelle più piccole, di dimensione anche inferiore a 10 micron di diametro, che potrebbero causare difetti di verniciatura. Nelle cabine di verniciatura a flusso verticale sono chiamati anche Filtro Cielo e hanno solitamente la forma di pannelli con un telaio perimetrale.

Filtri Espulsione

I Filtri Espulsione servono a rimuovere la parte solida dell’overspray all’interno dell’ambiente di lavoro, tutelando la salute degli operatori. Possono essere di forme e materiali molto vari a seconda dell’impianto e del tipo di lavorazioni.

Filtri a Carbone Attivo

Infine, per località particolari o dove richiesto dalle autorità locali, possono essere necessari i Filtri a Carbone Attivo che servono a limitare drasticamente l’emissione in atmosfera delle molecole organiche che costituiscono il solvente.

Filtri di una cabina di verniciatura: quando cambiarli?

Non sarebbe onesto dare una risposta univoca su quando cambiare i filtri delle cabine di verniciatura: perché le condizioni di utilizzo possono essere estremamente variabili e da queste dipende poi il rispetto delle normative vigenti in materia di filtrazione dell’aria.

Tuttavia, attenendosi scrupolosamente al manuale d’uso che forniamo insieme alla consegna dell’impianto di verniciatura, alle indicazioni del produttore della cabina di filtri originali e alle misurazioni periodiche che possono essere effettuati con gli appositi sistemi di controllo e misura dai tecnici USI ITALIA, è possibile evitare problemi di qualità del lavoro di verniciatura e garantire la salute degli operatori e dell’ambiente. I filtri originali (marchiati) dal costruttore sono per l’utilizzatore una ulteriore garanzia di inalterato mantenimento delle prestazioni dell’impianto stesso.

In generale ci sono poi alcuni segnali che possono significare che è giunto il momento di cambiare i filtri:

– Quando la cabina comincia ad avere un aumento incontrollato delle pressioni di lavoro (controllare i filtri a pavimento, i filtri di espulsione, ed eventualmente che la griglia di protezione posta sul terminale dello scarico non sia ostruita da residui della vernice o altro).

– Quando la velocità o il flusso dell’aria risultano inadeguati.

– Quando, alla vista, i filtri cielo presentano chiazze di colore scuro, mostrano evidenti danni da usura, spanciano durante la fase di ventilazione, o al tatto si percepisce che hanno perso la loro umettatura

Risparmio energetico negli impianti di verniciatura

I costi energetici in fortissimo aumento e la crescente sensibilità ambientale rispetto al consumo di fonti e materie prime non rinnovabili stanno facendo diventare centrale il problema del risparmio energetico negli impianti di verniciatura.
Forni e impianti di verniciatura sono infatti da sempre considerati energivori e tali da avere un forte impatto sui costi alla fine dell’intero processo di lavoro. La sfida diventa quindi quella di riuscire a tenere sotto controllo i costi per le operazioni di verniciatura senza ridurne la qualità. Una sfida di efficienza in grado di assicurare la sopravvivenza delle aziende di verniciatura e ridurre l’impatto ambientale delle loro operazioni.

Risparmio energetico negli impianti di verniciatura

Molto è già stato fatto, a favore del risparmio energetico negli impianti di verniciatura, operando sia dal punto di vista dei prodotti vernicianti con tempi di essicazione ridotti e cottura a temperature inferiori, che dal punto di vista dell’ottimizzazione del ciclo di lavoro, riducendo i tempi intermedi e i flussi d’aria. Ma alcune tecnologie sviluppate dagli ingegneri e progettisti di USI Italia consentono di tagliare ulteriormente i costi in bolletta per le operazioni di verniciatura senza abbassare gli standard di qualità richiesti dai clienti.

Gli inverter per esempio, che si trovano nelle nostre Zone Multifunzionali e nelle Unità Trattamento Aria sono la prima tecnologia sfruttabile per l’efficientamento energetico degli impianti di verniciatura. Un inverter è infatti in grado di ridurre fino al 50% il consumo di energia in tutte le fasi di preparazione alla verniciatura e fino al 25% in quelle di cottura e raffreddamento.

I recuperatori di calore sono altresì il miglior sistema per recuperare calore, quindi energia, che altrimenti andrebbero dispersi. I nostri RDC sono sistemi di recupero di tipo statico, senza alcun elemento in movimento, con rendimenti variabili generalmente dal 40 al 70% e che consentono sensibili risparmi sui costi di esercizio negli impianti di verniciatura.

Anche con i Kit di umidificazione a raffreddamento evaporativo è possibile ridurre i costi energetici della propria attività di verniciatura sfruttando il raffreddamento evaporativo, o raffreddamento adiabatico, che garantisce contemporaneamente un tasso di umidità relativa consono al processo di applicazione della vernice e l’abbassamento della temperatura all’interno del luogo di applicazione a favore del comfort lavorativo.

Tutte queste tecnologie trovano il loro punto di incontro nell’High Efficiency System di USI Italia, il sistema immesso sul mercato già nell’ormai lontano 2015 e sempre perfezionato nel corso di questi anni al fine di offrire al mercato soluzioni energetiche sempre più intelligenti, credibili, e dal ridotto impatto ambientale.

Le 10 principali cause di contaminazione in fase di finitura

Contaminazione è una delle parole più temute dai verniciatori. Anche quando si crede di aver fatto un lavoro impeccabile, c’è sempre il rischio che a lavoro ultimato appaiano sulla superficie verniciata macchie, aloni o crateri. Le cause possono essere diverse, tra cui danni causati da una preparazione non accurata, scarsa manutenzione delle attrezzature e pulizia dell’officina, ma anche errore umano.

Spesso è difficile individuare “a colpo d’occhio” la causa di un difetto e, di conseguenza, applicare la procedura di correzione più adatta. Dopo aver descritto i più comuni difetti di verniciatura, in questo articolo ci soffermiamo sui principali contaminanti che possono entrare in gioco nella fase di finitura.

Auto non lavate prima della finitura

Un adeguato lavaggio dei veicoli è essenziale per evitare di introdurre agenti contaminanti nell’officina e, più nello specifico, nella cabina di verniciatura. Particolare attenzione meritano le ruote delle autovetture, dove in genere si accumulano maggiori quantità di sporco e di detriti.

Sporco e polvere nella tinta di base o nel trasparente

Sporco e polvere sono tra i principali agenti contaminanti. Lo sporco per esempio può entrare nel film bagnato o per contaminazione aerea o perché la base non è stata filtrata adeguatamente. Oppure lo sporco è stato attirato nel trasparente ed è rimasto intrappolato. In questi casi, sulla superficie si noteranno dei puntini chiari o scuri, a seconda del colore.

Per evitare questo tipo di contaminazioni occorre verificare che la cabina sia sempre pulita, soffiare negli interstizi per eliminare la polvere e indossare abbigliamento di lavoro appropriato (come una tuta antistatica a basso rilascio lanuginoso).

Se lo sporco si trova nella tinta di base, la procedura di correzione consiste nell’eliminare i frammenti di sporco e riapplicare la base nelle aree danneggiate. Se invece si trova sulla superficie del trasparente, potrebbero essere sufficienti carteggiatura e lucidatura.

Aria contaminata

L’aria che proviene dall’esterno può portare polvere, sporcizia, insetti e altri contaminanti che possono influenzare la qualità della vernice e dei pezzi verniciati. Il filtraggio dell’aria è spesso dato per scontato, ma può essere efficace o meno: i filtri, inoltre, devono essere ispezionati e sostituiti regolarmente. Per esempio una levigatura eccessiva, eseguita in aree aperte anziché in zone di preparazione chiuse e circoscritte, può portare la polvere a circolare in tutta l’officina, fin dentro la cabina di verniciatura. Per limitare questo inconveniente suggeriamo sempre di entrare in cabina con l’auto ed impianto a motori accesi.

Ma anche l’aria all’interno di un’officina può essere contaminata per effetto dei lavori che vi si svolgono.

Strumenti di lavaggio contaminati

Le spugne usate per il lavaggio o la lucidatura possono essere contaminate da sporco, impurità, oli, ecc., rendendo inefficace la preparazione della vettura o delle parti da lucidare. Come abbiamo detto, infatti, le impurità presenti sulla superficie sono tra le cause più comuni di difetti di finitura.

Una delle possibili conseguenze è l’effetto ologramma, un difetto della carrozzeria che appare come un insieme di finissimi micro-graffi uniti tra loro. Per questo motivo, le spugne di lavaggio o lucidatura contaminate devono essere prontamente sostituite.

Vesciche causate dall’umidità

L’eccessiva umidità assorbita dagli strati sottostanti può portare alla formazione di sgradevoli vesciche sulla carrozzeria. Le cause possono essere diverse: per esempio può esserci un residuo di acqua di carteggiatura negli angoli, sui bordi o nelle scanalature oppure un’umidità dell’aria troppo alta o ancora prodotti a base acquosa non del tutto evaporati.

Scarsa manutenzione o pulizia della pistola a spruzzo

Le pistole a spruzzo devono essere pulite dopo l’applicazione di ogni colore o prodotto. La vernice secca rimasta nella pistola, infatti, può staccarsi e contaminare le verniciature successive.

Oltre ai problemi di contaminazione, la scarsa manutenzione della pistola a spruzzo può causare superfici poco omogenee, macchie, strisce o scarsa copertura durante la verniciatura. Occorre sempre verificare con il produttore della pistola a spruzzo le corrette procedure di pulizia della stessa.

Pressione negativa nella cabina di verniciatura

Se una cabina di verniciatura è sottoposta a una pressione negativa (cioè quando l’aria in espulsione è superiore all’aria che viene risucchiata), la cabina stessa può diventare un gigantesco aspirapolvere a causa dell’effetto camino. Polvere e sporco esterni possono essere risucchiati attraverso qualsiasi fessura o guarnizione e finire nella cabina. Per tenere fuori i contaminanti, le cabine dovrebbero essere bilanciate per funzionare a una pressione leggermente positiva rispetto all’ambiente circostante.

Le pareti della cabina di verniciatura dovrebbero essere protette con speciali film adesivi in tessuto non tessuto di colore bianco che proteggono le superfici catturando lo sporco ed eventuali overspray, mantengono l’area di applicazione sempre luminosa e riducono notevolmente la manutenzione della cabina di verniciatura.

Contaminazione da parte dell’operatore

L’inadeguato abbigliamento del verniciatore rappresenta uno dei più comuni rischi di contaminazione. La maggior parte dei contaminanti, infatti, proviene dallo sporco che cade dai vestiti o dalla pelle.

Per evitare che la contaminazione intacchi il lavoro di verniciatura, gli operatori dovrebbero indossare tute complete antistatiche, guanti e maschere.

Alcune carrozzerie sono equipaggiate con speciali vestiboli, installati proprio prima di entrare in cabina, dove degli
speciali soffiatori ad aria compressa tolgono tutte le eventuali impurità dalle tute di verniciatura. Inoltre, molti prodotti per capelli, compresi shampoo, balsami e profumi, possono causare la formazione di aloni nella vernice.

Occorre ricordare che tutti i DPI devono essere indossati solo nella cabina di verniciatura e nella stanza di miscelazione.

Silicone

Se nell’officina viene usato silicone, per esempio in forma di spray come lubrificante, questo può rimanere nell’aria anche per molto tempo e causare costose contaminazioni da silicone..

La presenza di silicone nella polvere di carteggiatura e di lucidatura può causare difetti di verniciatura conosciuti come schivature, piccoli “crateri” che si aprono scoprendo il supporto o il fondo sottostante. Le cavità circolari hanno un diametro variabile da 0,5 a 3 mm. Solitamente sono visibili durante l’applicazione o immediatamente dopo.

Oli o grassi

Un’altra causa di schivature può essere la presenza di untuosità sul supporto oppure nell’impianto di spruzzatura. Sono diversi i prodotti responsabili di lasciare residui oleosi sulla superficie, per esempio agenti lucidanti e spray.

In conclusione, molte contaminazioni possono essere semplicemente evitate attraverso procedure di pulizia efficaci delle parti da verniciare, dell’impianto o dell’ambiente di lavoro. La manutenzione e la prevenzione dell’errore possono far risparmiare molto tempo e denaro rispetto al dover intervenire con correzioni dell’ultimo minuto.