Contaminazione è una delle parole più temute dai verniciatori. Anche quando si crede di aver fatto un lavoro impeccabile, c’è sempre il rischio che a lavoro ultimato appaiano sulla superficie verniciata macchie, aloni o crateri. Le cause possono essere diverse, tra cui danni causati da una preparazione non accurata, scarsa manutenzione delle attrezzature e pulizia dell’officina, ma anche errore umano.
Spesso è difficile individuare “a colpo d’occhio” la causa di un difetto e, di conseguenza, applicare la procedura di correzione più adatta. Dopo aver descritto i più comuni difetti di verniciatura, in questo articolo ci soffermiamo sui principali contaminanti che possono entrare in gioco nella fase di finitura.
Un adeguato lavaggio dei veicoli è essenziale per evitare di introdurre agenti contaminanti nell’officina e, più nello specifico, nella cabina di verniciatura. Particolare attenzione meritano le ruote delle autovetture, dove in genere si accumulano maggiori quantità di sporco e di detriti.
Sporco e polvere sono tra i principali agenti contaminanti. Lo sporco per esempio può entrare nel film bagnato o per contaminazione aerea o perché la base non è stata filtrata adeguatamente. Oppure lo sporco è stato attirato nel trasparente ed è rimasto intrappolato. In questi casi, sulla superficie si noteranno dei puntini chiari o scuri, a seconda del colore.
Per evitare questo tipo di contaminazioni occorre verificare che la cabina sia sempre pulita, soffiare negli interstizi per eliminare la polvere e indossare abbigliamento di lavoro appropriato (come una tuta antistatica a basso rilascio lanuginoso).
Se lo sporco si trova nella tinta di base, la procedura di correzione consiste nell’eliminare i frammenti di sporco e riapplicare la base nelle aree danneggiate. Se invece si trova sulla superficie del trasparente, potrebbero essere sufficienti carteggiatura e lucidatura.
L’aria che proviene dall’esterno può portare polvere, sporcizia, insetti e altri contaminanti che possono influenzare la qualità della vernice e dei pezzi verniciati. Il filtraggio dell'aria è spesso dato per scontato, ma può essere efficace o meno: i filtri, inoltre, devono essere ispezionati e sostituiti regolarmente. Per esempio una levigatura eccessiva, eseguita in aree aperte anziché in zone di preparazione chiuse e circoscritte, può portare la polvere a circolare in tutta l’officina, fin dentro la cabina di verniciatura. Per limitare questo inconveniente suggeriamo sempre di entrare in cabina con l’auto ed impianto a motori accesi.
Ma anche l’aria all’interno di un’officina può essere contaminata per effetto dei lavori che vi si svolgono.
Le spugne usate per il lavaggio o la lucidatura possono essere contaminate da sporco, impurità, oli, ecc., rendendo inefficace la preparazione della vettura o delle parti da lucidare. Come abbiamo detto, infatti, le impurità presenti sulla superficie sono tra le cause più comuni di difetti di finitura.
Una delle possibili conseguenze è l’effetto ologramma, un difetto della carrozzeria che appare come un insieme di finissimi micro-graffi uniti tra loro. Per questo motivo, le spugne di lavaggio o lucidatura contaminate devono essere prontamente sostituite.
L’eccessiva umidità assorbita dagli strati sottostanti può portare alla formazione di sgradevoli vesciche sulla carrozzeria. Le cause possono essere diverse: per esempio può esserci un residuo di acqua di carteggiatura negli angoli, sui bordi o nelle scanalature oppure un’umidità dell’aria troppo alta o ancora prodotti a base acquosa non del tutto evaporati.
Le pistole a spruzzo devono essere pulite dopo l’applicazione di ogni colore o prodotto. La vernice secca rimasta nella pistola, infatti, può staccarsi e contaminare le verniciature successive.
Oltre ai problemi di contaminazione, la scarsa manutenzione della pistola a spruzzo può causare superfici poco omogenee, macchie, strisce o scarsa copertura durante la verniciatura. Occorre sempre verificare con il produttore della pistola a spruzzo le corrette procedure di pulizia della stessa.
Se una cabina di verniciatura è sottoposta a una pressione negativa (cioè quando l’aria in espulsione è superiore all’aria che viene risucchiata), la cabina stessa può diventare un gigantesco aspirapolvere a causa dell’effetto camino. Polvere e sporco esterni possono essere risucchiati attraverso qualsiasi fessura o guarnizione e finire nella cabina. Per tenere fuori i contaminanti, le cabine dovrebbero essere bilanciate per funzionare a una pressione leggermente positiva rispetto all’ambiente circostante.
Le pareti della cabina di verniciatura dovrebbero essere protette con speciali film adesivi in tessuto non tessuto di colore bianco che proteggono le superfici catturando lo sporco ed eventuali overspray, mantengono l’area di applicazione sempre luminosa e riducono notevolmente la manutenzione della cabina di verniciatura.
L’inadeguato abbigliamento del verniciatore rappresenta uno dei più comuni rischi di contaminazione. La maggior parte dei contaminanti, infatti, proviene dallo sporco che cade dai vestiti o dalla pelle.
Per evitare che la contaminazione intacchi il lavoro di verniciatura, gli operatori dovrebbero indossare tute complete antistatiche, guanti e maschere.
Alcune carrozzerie sono equipaggiate con speciali vestiboli, installati proprio prima di entrare in cabina, dove degli
speciali soffiatori ad aria compressa tolgono tutte le eventuali impurità dalle tute di verniciatura. Inoltre, molti prodotti per capelli, compresi shampoo, balsami e profumi, possono causare la formazione di aloni nella vernice.
Occorre ricordare che tutti i DPI devono essere indossati solo nella cabina di verniciatura e nella stanza di miscelazione.
Se nell’officina viene usato silicone, per esempio in forma di spray come lubrificante, questo può rimanere nell’aria anche per molto tempo e causare costose contaminazioni da silicone..
La presenza di silicone nella polvere di carteggiatura e di lucidatura può causare difetti di verniciatura conosciuti come schivature, piccoli “crateri” che si aprono scoprendo il supporto o il fondo sottostante. Le cavità circolari hanno un diametro variabile da 0,5 a 3 mm. Solitamente sono visibili durante l’applicazione o immediatamente dopo.
Un’altra causa di schivature può essere la presenza di untuosità sul supporto oppure nell’impianto di spruzzatura. Sono diversi i prodotti responsabili di lasciare residui oleosi sulla superficie, per esempio agenti lucidanti e spray.
In conclusione, molte contaminazioni possono essere semplicemente evitate attraverso procedure di pulizia efficaci delle parti da verniciare, dell’impianto o dell’ambiente di lavoro. La manutenzione e la prevenzione dell’errore possono far risparmiare molto tempo e denaro rispetto al dover intervenire con correzioni dell’ultimo minuto.
USI Italia è lieta di rinnovare la partnership con una delle più vincenti scuderie di Formula 1. Una collaborazione che ci ha consentito di portare la nostra esperienza nel settore della verniciatura ai massimi livelli di performance.